Ernesto Scotti, detto Tino (Milano, 16 settembre 1905 – Tarquinia, 16 ottobre 1984), è stato un attore e comico italiano. Nacque da Margherita Scotti, cantante lirica, e da un messicano conosciuto in tournée, che non conobbe mai. Dopo aver giocato come calciatore nelle giovanili dell'Inter, nell'Arona, nella Trevigliese[1] e nel Fanfulla, registrato come Ernesto[2][3], Scotti iniziò la sua carriera come attore di teatro, calcando le assi di palcoscenici sui quali venivano prodotti spettacoli di varietà e di teatro di rivista. Dotato di una memoria eccezionale e di una fantastica capacità oratoria, si contraddistinse per la velocità e la precisione delle sue parlate, sempre convulse e frenetiche, ma mai incomprensibili. Per questo motivo, Achille Campanile lo rinominò Tino "Scatti"[4]. Frequenti le partecipazioni a programmi radiofonici di varietà e di prosa, dalla fine degli anni trenta, presso gli studi dell'EIAR e Rai, tra cui il varietà settimanale Rosso e nero.
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