Anna Buscaglione, meglio conosciuta come Anita o Annita Di Landa (Graglia, 1882 – Torino, 1920[1]), è stata un'attrice e cantante. Giovanissima posò come modella per artisti come Lorenzo Delleani e Giacomo Grosso.[1][2] Iniziò la carriera alla fine dell'800 in una compagnia di prosa.[2] Intorno al 1897 abbracciò con successo la carriera di sciantosa e di canzonettista di café-concert, lavorando nelle maggiori piazze del tempo (Torino, Milano, Roma e Napoli) e duettando tra gli altri con Nicola Maldacea ed Ettore Petrolini, che la definì la Cécile Sorel del café-chantant.[1][2]
Lanciò diverse canzoni di successo, spesso scritte appositamente per lei dai maggiori autori dell'epoca, tra cui La spagnola composto per lei da Armando Gill.[1][2][3] Altri pezzi forti del suo repertorio furono La Matachiche (adattamento in italiano dell'omonimo brano brasiliano) e A Nuvena, canzone di Salvatore Di Giacomo e Enrico De Leva in napoletano che lei rendeva in un ironico accento torinese.[1][2]
Dopo una lunga tournèe nel 1913 in Argentina e in Brasile, a partire dall'anno successivo si dedicò al teatro dialettale torinese.[1] Morì prematuramente nel 1920. Il fratello Mattia era il padre di Fred Buscaglione.[1]
Lanciò diverse canzoni di successo, spesso scritte appositamente per lei dai maggiori autori dell'epoca, tra cui La spagnola composto per lei da Armando Gill.[1][2][3] Altri pezzi forti del suo repertorio furono La Matachiche (adattamento in italiano dell'omonimo brano brasiliano) e A Nuvena, canzone di Salvatore Di Giacomo e Enrico De Leva in napoletano che lei rendeva in un ironico accento torinese.[1][2]
Dopo una lunga tournèe nel 1913 in Argentina e in Brasile, a partire dall'anno successivo si dedicò al teatro dialettale torinese.[1] Morì prematuramente nel 1920. Il fratello Mattia era il padre di Fred Buscaglione.[1]
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