Siamo alla fine degli anni Quaranta. Alberto Bonucci (in seguito sostituito da Luciano Salce), Vittorio Caprioli e Franca Maria Norsa. Il nome d'arte Franca Valeri arriverà solo più tardi, suggerito da un'amica dell'attrice, Silvana Ottieri, ispirata dal poeta Paul Valéry.
La compagnia sceglie Parigi come palcoscenico su cui debuttare, con un lavoro scritto a sei mani intitolato Carnet de notes n. 1 (1949) e Carnet de notes n. 2 (1950). A Parigi la compagnia si esibiva in un teatrino del quartiere latino, vicino al teatro dei Pitöeff, condividendo la serata con un'altra coppia di artisti: Raymond Devos e Marcel Marceau. Le scene erano dipinte da Lila De Nobili.
La compagnia sceglie Parigi come palcoscenico su cui debuttare, con un lavoro scritto a sei mani intitolato Carnet de notes n. 1 (1949) e Carnet de notes n. 2 (1950). A Parigi la compagnia si esibiva in un teatrino del quartiere latino, vicino al teatro dei Pitöeff, condividendo la serata con un'altra coppia di artisti: Raymond Devos e Marcel Marceau. Le scene erano dipinte da Lila De Nobili.
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