Gino Bramieri, all'anagrafe Luigi Bramieri (Milano, 20 giugno 1928 – Milano, 18 giugno 1996), è stato un comico, cabarettista, attore, umorista, conduttore televisivo e conduttore radiofonico italiano. Terzo e ultimo figlio di un falegname ed ebanista, nella sua casa di ringhiera di corso Garibaldi. Suo padre gli trovò lavoro ancora quattordicenne, come fattorino presso la Banca Commerciale Italiana, nella sede di piazza della Scala, ma lui preferì fare l'apprendista in teatro, rammendando bottoni e manovrando il sipario[1][2].
Il suo debutto artistico risale alla fine del 1943, in uno spettacolo a favore degli sfollati nella piazza di Rovellasca. Il suo debutto teatrale, invece, a sedici anni (con un'unica battuta: «C'è una lettera per te!»), il 27 settembre 1944 al Teatro Augusteo di Milano, in Cretinopoli. Il suo primo vero spettacolo con pubblico pagante, infine, fu all'Anteo, con: Brabito (dal nome dei tre protagonisti: Bramieri, Bisi, Tognato).
Il suo debutto artistico risale alla fine del 1943, in uno spettacolo a favore degli sfollati nella piazza di Rovellasca. Il suo debutto teatrale, invece, a sedici anni (con un'unica battuta: «C'è una lettera per te!»), il 27 settembre 1944 al Teatro Augusteo di Milano, in Cretinopoli. Il suo primo vero spettacolo con pubblico pagante, infine, fu all'Anteo, con: Brabito (dal nome dei tre protagonisti: Bramieri, Bisi, Tognato).
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